lunedì 15 giugno 2009

Primo volo aereo

Cosa dire per chi non mi conosce?

Sono un mago con i piedi ben piantati per terra, la logica e ed il ragionamento hanno quasi sempre guidato le mie azioni.

Ho voluto dar retta a chi mi diceva “ma dai prendi l’aereo che non senti nulla è come andare sulle montagne russe”

Peccato che io odio le montagne russe ed i divertimenti di quel tipo.

Ma ho voluto dar retta a quella persona (mia moglie) che mi ha detto, con cognizione di causa che non vi era nulla da temere ecc. ecc.

Alla fine ho accettato, anche perché in un’ora di volo sarei arrivato dove vi avrei messo più di un giorno in macchina.


Quando l’aereo si è alzato in volo ho iniziato a sudare ed a provare una sensazione di instabilità assoluta. Non avevo un punto fermo intorno a me. Sarà che ho sempre amato avere la certezza del terreno sotto ai piedi ma in questo caso ho passato una vera ora nella quale lo stomaco si era chiuso completamente e ad avevo la testa ovattata (cosa normale visto l’altitudine. Cercavo di sprofondare nella lettura di Io Uccido, il libro di Faletti. Mi dispiace per l’autore ma nemmeno le prime pagine mi hanno coinvolto tanto da dimenticarmi dove mi trovavo.

Quando ad un certo punto la mia signora (che per inciso stava attaccando adesivi con nostra figlia che non ha avvertito il minimo disagio) mi ha chiesto per l’ennesima volta “come ti senti perché ti vedeva un po’ teso, (ottima osservatrice). Mi vuoi ancora bene vero? ” Mi sono permesso di darle una risposta poco idonea al luogo (quale poi? Il cielo?) ma in perfetta linea con la mia personalità più oscura. Due lapidarie parole: “TI ODIO”

Da quel momento è rimasta in silenzio sino all’atterraggio, almeno avevo ottenuto una cosa, non avevo una voce a fianco che continuava a ricordarmi dove eravamo proprio mentre stavo quasi per scordarmene,

Alla fine all’atterraggio avevo la sudorazione simile a quella acida di Baoh (per chi non sapesse di cosa si tratta consiglio la Wikipedia) e quando sono sceso dalla scaletta la tentazione era emulare Colombo quando scese in America.

Comunque scherzi a parte (anche se vi è poco da scherzare) il posto in cui siamo arrivati è bellissimo e vale la pena di venire sino a qui per vederlo.

Sono poche ore che sono qui e mi chiedo: è valso anche la pena di un’ora di sofferenza? Mah a questa domanda solo il tempo potrà dare una risposta.

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